Il quarto incontro della catechesi inter-parrocchiale adulti/unitalsi di Porto d’Ascoli si è svolto sempre con Francesca nella chiesa San Giacomo della Marca (zona Fosso dei Galli).
Dopo la preghiera iniziale, è stato letto il salmo 51 (noto come Miserere), definito salmo penitenziale, in cui il Re Davide, dopo essere stato ammonito dal profeta Natan, chiede perdono per aver mandato a morire in guerra il marito di Betsabea, pur di poterla avere per se.
Sbagliare verso gli altri è peccare contro Dio perché il peccato crea disordine e invece il Signore è venuto a creare ordine, a rimettere a posto le cose (già dalla creazione)! Ordine Giustizia e Amore ce li può donare solo Dio ma noi tendiamo a distruggerli. Dio, però, è grande e misericordioso e ci da sempre la possibilità di redimerci. Passaggio fondamentale per la redenzione è il sacramento della Penitenza (o Confessione)! Naturalmente Dio conosce sempre ciò che c’è nei nostri cuori e confessarsi attraverso il sacerdote è un passaggio fondamentale perché serve a chiedere perdono delle nostre colpe alla comunità; infatti peccando facciamo male anche ai nostri fratelli, creiamo disordine.
Mediante il sacramento della penitenza e dell’unzione degli infermi, la Chiesa continua, presso le proprie membra, l’opera di guarigione e di salvezza iniziata dal Signore Gesù Cristo, medico delle nostre anime e dei nostri corpi. Solo Dio può e vuole perdonare il peccato dell’uomo; l’uomo d’altra parte ha bisogno del perdono di Dio per essere salvo! Il sacramento della penitenza è stato istituito da Gesù cristo per realizzare la grazia dell’incontro tra la misericordia del Padre e l’umile e fiduciosa confessione del peccatore. Il sacramento dell’unzione degli infermi purifica e conforta con una speciale grazia il cristiano che vive le difficoltà proprie della malattia grave o della vecchiaia.
Il Giubileo della Misericordia (che avverrà con l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre a San Pietro) è stato indetto da Papa Francesco proprio per darci la possibilità di capire quanto sia sconfinato l’Amore di Dio per noi e, con il sacramento della confessione, possiamo vivere questo dono che ci viene fatto nel modo più bello!
Ricordiamoci che con la confessione ci impegniamo a non ripetere gli errori commessi; dobbiamo “sacrificarci” per comprendere meglio che abbiamo sbagliato e che siamo disposti a migliorare; per seguire questo percorso di redenzione, ci vengono in aiuto le Opere di Misericordia che si dividono in Corporali (7) e Spirituali (7).
Le opere di misericordia corporali sono: 1 - Dar da mangiare agli affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - Vestire gli ignudi 4 - Alloggiare i pellegrini 5 - Visitare gli infermi 6 - Visitare i carcerati 7 - Seppellire i morti
Le opere di misericordia spirituali sono: 1 - Consigliare i dubbiosi 2 - Insegnare a chi no sa
3 - Ammonire i peccatori 4 - Consolare gli
afflitti 5 - Perdonare le
offese 6 - Sopportare pazientemente le persone moleste 7 - Pregare Dio per i vivi e i morti
Sull’importanza di queste opere verteranno i prossimi incontri.
Ricordiamo che nella nostra diocesi la Porta Santa (Cattedrale della Marina a San Benedetto del Tronto) verrà aperta domenica 13 dicembre con inizio celebrazione alle ore 16.
La catechesi si è conclusa, come la precedente, con la lettura della pag. 163 del Diario di Santa Faustina.